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Zuppiera in Argento in Stile Barocco, Roma, XIX secolo

Sold out!
Questo sontuosa zuppiera in argento, riccamente sbalzato e finemente cesellato, interamente arricchito da decori ad alto rilievo è un'opera d'arte ricca e unica nel suo genere.
Mostra preziosi dettagli decorativi e stilistici barocchi quali intricati motivi floreali e fogliacei, conchiglie e putti.
La coppa della zuppiera in argento poggia su una base sagomata e gradinata lavorata a volute arricchita da motivi rocailles e foglie d’acanto stilizzate lavorate a sbalzo, una fascia perlinata ovoidale connette la base con la coppa. Gli stessi motivi si ripetono sul coperchio che termina con finale a cupola cesellato su cui poggia un putto che regge tra le braccia una cornucopia.
Sui manici a ricciolo poggiano due putti a figura intera che reggono festoni e ghirlande di fiori.
Il corpo centrale di questa splendida zuppiera in argento con manici è ulteriormente arricchito da quattro cartigli rifiniti in oro a mercurio, in ognuno dei quali è inciso un motto in latino.
Le imprese e i suoi emblemi sono associati a personaggi vissuti nel XVII secolo: un cavaliere, un principe e un monsignore, a chi si riferisca il quarto motto è ignoto.
A seguito di un accurato studio si è scoperto a quali personaggi facessero riferimento le imprese e i relativi emblemi:
Ostrica fecondata dai raggi del sole e dalla rugiada, con anima o motto “His perfusa” riconducibile a Nicolò Sanseverino Principe di Bisignano morto nel 1606.
Tronco di ulivo sul quale per innesto s’erge rigoglioso di germoglio un ramoscello, illuminato dal sole nascente dal mare, limitato dai monti, con anima o motto “Expers Interitus” riconducibile al Cav. Claudio Paci d’Assisi vissuto fra il 1538 e il 1608.
Sol d’oro in campo di velluto azzurro circondato da folte nuvole, con anima o motto “Obstantia Nubila Solvet” riconducibile a Luigi di Luzimborgo, della stirpe dell’imperatore Arrigo e diventato poi Monsignor di Lignì, vissuto anch’egli fra la metà del 1500 e la prima decade del 1600
5 stelle con anima o motto “Immobile in Motu” presente in un trattato della fine del 500 ma non riconducibile ad alcun personaggio illustre.
E’ ipotizzabile che questo centrotavola fosse probabilmente un'urna per le votazioni trasformata successivamente in una zuppiera, con aggiunta di elementi stilistici successivi dovuti ad esigenze di diversa esposizione o utilizzo del manufatto.
La struttura generale, la forma e tutti i motivi decorativi suggeriscono un’ importante committenza probabilmente ecclesiastica o da parte di una congregazione laica o accademica, romana o comunque nell’area delle proprietà pontificie del Vaticano.
Condizioni perfette, bellissima patina originale.
Misura: altezza 37 cm, larghezza 41 cm, profondità 28 cm.
Peso totale 4400 gr. (155.21 once)
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